Come si compila un assegno senza errori
Devi compilare un assegno e non vuoi sbagliare? Ecco una guida passo passo per compilare correttamente un assegno, senza errori.
Come è fatto un assegno?
Ogni assegno è composto da due parti: a sinistra c’è la matrice, un piccolo spazio che è opportuno compilare perché il titolare abbia traccia degli assegni emessi. Solitamente si indicano la data di emissione, il destinatario e la motivazione del pagamento, con tanto di importo indicato. Inoltre sono presenti due voci che permettono al titolare di scrivere il saldo precedente e quello rimanente, sul proprio conto corrente, dopo l’emissione dell’assegno.
L’assegno vero e proprio è sulla parte destra e si stacca fisicamente dal libretto. In alto, accanto al nominativo della Banca, si scrivono la città e la data (attenzione: gli assegni postdatati possono non avere alcuna valenza: nel momento in cui sull’assegno è presente la dicitura ‘pagate a vista’ non verrà presa in considerazione alcuna data futura), nonché la cifra nella valuta corrente. Nel caso di valuta in euro bisogna indicare anche i centesimi dopo la virgola; se la cifra è tonda, basterà indicare zero centesimi.
La compilazione prosegue con l’importo a pagare scritto in lettere leggibili (anche qui c’è una virgola dopo la quale scrivere i centesimi eventuali ma a numero) e il nome e cognome del destinatario; la firma del titolare del conto completa la compilazione.
Nella parte più bassa sono presenti dei numeri che si riferiscono al conto corrente bancario e consentono la tracciabilità degli assegni; la prima serie di numeri è presente anche sulla matrice ed è numerata progressivamente ad indicare quanti ne sono stati utilizzati fino a quel momento.
La differenza tra un assegno bancario e uno circolare è che quest’ultimo non potrà mai essere scoperto (ovvero riportare una cifra non coperta dal conto corrente), in quanto emesso direttamente dalla Banca ed esigibile presso una qualunque delle sue succursali. In generale, gli assegni sono pagabili a vista dal possessore mostrando semplicemente un documento d’identità e, solo in rarissimi casi, è prevista la presenza di un notaio.
Assegno non trasferibile
L’assegno è Non trasferibile, quando ad incassarlo può essere solo ed esclusivamente il beneficiario indicato dal titolare del conto; al contrario, alcuni assegni bancari possono essere ‘girati’ indicando sul retro degli stessi il nome e cognome del soggetto che può incassarlo.
Ultimi consigli per compilare un assegno
Solitamente si consiglia di utilizzare, per la compilazione degli assegni, inchiostri indelebili che ne impediscano l’alterazione da parte di terzi. Spesso si usa sbarrare con una doppia linea lo spazio antecedente la cifra, anche in questo caso per impedire che possano essere aggiunti numeri che ne altererebbero il valore.
Ovviamente è fondamentale non emettere mai assegni a vuoto in quanto non solo si viene segnalati agli organi competenti e si rischiano multe salate, ma si può anche essere interdetti dall’emetterne ulteriori per un periodo fino a sei mesi.