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Come Valutare Monete Antiche

I collezionisti di monete, che si tratti di un semplice hobby oppure di un vero e proprio investimento mirato, dovranno possedere alcune specifiche conoscenze di base al fine di non incombere in truffe e possibili raggiri. Ogni collezionista dovrà quindi saper riconoscere le monete che intende acquistare differenziando le monete di valore in rapporto allo stato di conservazione, all’anno di emissione, alla rarità, e via elencando.

Attraverso questo specifico articolo ci occuperemo di redigere una guida pratica al fine di saper riconoscere e valutare le monete più antiche.

 

Cosa Fare per Conoscere e Valutare le Monete

Ancor prima di lanciarsi all’interno del collezionismo delle monete antiche, come ci consigliano anche su monetedivalore.it, si dovranno compiere alcune ricerche e studi in merito attraverso una serie di documentazioni numismatiche incentrate sulle diverse emissioni. Per essere assolutamente certi del valore reale di una moneta si dovranno indirizzare i propri studi all’interno della storia del luogo d’origine della stessa, soffermandosi sui particolari ad essa legati.

Tali ricerche possono essere condotte anche attraverso i diversi cataloghi online e i siti ufficiali dedicati alle monete antiche, oppure rivolendosi ad un esperto del settore in correlazione soprattutto all’intenzione di acquistare una moneta particolarmente costosa, stabilendo un prezzo corretto per quelle possedute. Per l’acquisto delle monete antiche si potranno sfruttare sia gli store specifici di acquisto che alcuni mercatini delle pulci, rivolgendosi anche alle contrattazioni private.

In presenza di una moneta antica si dovrà valutare l’effettivo fior di conio, ossia la messa in circolazione del denaro in questione. Oltre a ciò la moneta non dovrà presentare difetti visibili o di usura legata al suo utilizzo. Le monete antiche maggiormente utilizzate nel quotidiano e logorate dal tempo e dal cattivo stato di conservazione subiranno un abbassamento del valore complessivo, incrementando il proprio valore solamente in ottime o perfette condizioni.

All’interno dello Stato italiano la classificazione delle monete antiche si basano essenzialmente sulle condizioni di conservazione di entrambi i lati delle monete, suddivise in B (bello) ad indicare uno stato usurato; MB (molto bello) ad indicare uno stato con parti parzialmente illeggibili; BB (bellissimo) indicante una moneta perfettamente leggibile; SPL (splendido) ad indicare una moneta di rara circolazione; FDC (fior di conio) ossia una moneta che presenta solamente segni di contatto con altre monete avvenuti durante la produzione. Oltre ai diversi stati di conservazione delle monete anche il colore che assumeranno nel corso del tempo poiché materiali come il rame e l’argento risultano maggiormente soggetti all’ossidazione.

Altro fattore fondamentale riguarda la rarità della moneta stessa, il numero di coniazione totale all’interno dell’arco di un anno specifico di emissione e la specifica zecca. Al fine di ottenere una valutazione esperta a riguardo del valore di una moneta antica ci si potrà rivolgere alla professionalità di un numismatico, cercando di ampliare e approfondire le proprie conoscenze in materia tramite guide, cataloghi online, siti ufficiali di monete. I pezzi delle monete più rare potrebbero valere una discreta somma di denaro se intesa soprattutto come FDC, fior di conio, mentre alcune emissioni più comuni si riducono a pochi euro.